Le carte “Scintille” di Labelluli sono state presentate il 20 Novembre 2020 al seminario online “Per gioco e per cura” organizzato da Alessandra Falconi, Direttrice del Centro Alberto Manzi, promosso dalla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Clede Maria Garavini e sostenuto da Regione Emilia Romagna.
I 680 partecipanti hanno potuto vedere alcune carte e ascoltare due relatori che ne hanno parlato: Andrea Prandin, consulente pedagogico e docente di Philo e la docente di UniFoggia Antonia Chiara Scardicchio.
Chi non era presente potrebbe chiedersi a che cosa servono le carte Scintille.
Risolvono problemi creativi, narrativi, strategici? No.
Trasformano adulti e bambini in scrittori, scrittrici, copywriter, sceneggiatori? No.
Leniscono i dolori della vita? No.
Svelano il futuro? Neanche.
E allora?
Trascrivo alcune riflessioni tratte dagli interventi di Antonia Chiara Scardicchio e di Andrea Prandin*.
Le carte Scintille nutrono la possibilità di ascolto.
Rompono l’equilibrio fra chi chiede e chi risponde attraverso domande legittime. (Le domande legittime non prevedono una risposta esatta e una sbagliata. Sono domande delle quali non si sa la risposta).
Chi risponde esce dal ruolo di interrogato e diventa un ricercatore di possibilità.
Le carte Scintille non hanno connessioni con il già visto e il già detto.
Fanno uscire dal pensiero binario.
Educano al pensare, non al cosa pensare.
Educano alla complessità.
La carte Scintille ribaltano le metafore e aprono a nuovi punti di vista.
La carta del bambino Scarabocchio, per esempio, capovolge la metafora di qualcosa di sbagliato/non conforme/pasticciato/fatto male grazie alla domanda “scintilla”.
Un bambino Scarabocchio ha un potere. Quale?
Poiché ogni carta Scintilla ha 6 declinazioni, lo stesso ribaltamento di significato può riferirsi a un papà, un uomo, una bambina, una donna, una mamma Scarabocchio.
Le carte Scintille sono poetiche.
E generative.
A queste e a tante altre riflessioni si sono aggiunte quelle di vari partecipanti ai test svolti da Andrea Prandin nei mesi scorsi.
Scelgo recinti forati.
Perché? Perché questa definizione parla di limiti e di come superarli. Evoca l’aria, il respiro ed è preludio al motto delle mie carte: Quando lo sguardo respira, l’immaginazione vola.
I mazzi di carte presentate al seminario verranno stampati in circa 150 copie richiedibili al Centro Alberto Manzi. Le spedizioni partiranno con il nuovo anno.
Per volere mio e del Centro Alberto Manzi le carte saranno date gratuitamente a insegnanti di scuole primarie statali, psicologi, educatori, educatrici, operatori del Tribunale dei Minori.
*Antonia Chiara Scardicchio e Andrea Prandin hanno collaborato alla nascita delle carte “Scintille”.
Grazie alle loro osservazioni e riflessioni ho sviluppato l’originario mazzo di 10 carte nell’attuale di 60,
facendone uno strumento utile sia in contesti didattici sia di formazione per adulti.